#MusicInTheAir Podcast ospita questa settimana :
TOSHKA (from Everything Counts)

Il Podcast #MusicInTheAir di Villahangar di questa settimana vede tornare in scena un’artista che ha già partecipato al format: Toshka, bulgara di Sofia, metà del duo Everything Counts.

Un’infanzia con le sonorità degli anni ’80 che in seguito l’ha spinta ad interessarsi ben presto a ogni genere e sviluppare la sua conoscenza musicale: un legame profondo nato molto presto, che l’ha vista anche poi in veste di ballerina per diversi club a Ibiza, in Svizzera e in Italia.

Dopodiché la sua voglia di sperimentare e mettersi alla prova l’ha poi portata al primo contatto con i vinili nel 1999. Quindi dal 2000 Toshka ha iniziato la sua carriera come dj e consolidato la sua esperienza velocemente sul palcoscenico ticinese, suonando in famosi club svizzeri e in Europa.

Ed è proprio qui che fino al 2005 la sua attività perciò si intensifica, vedendola protagonista in dj set dal vivo in Ibiza e partecipazioni alle radio, come ad esempio a Ibiza Global Radio e Ibiza Sonica con i suoi Podcast.

Nel 2018 Toshka crea insieme a Chris Leon il progetto Everything Counts, concentrandosi sulla produzione musicale che ha avuto successo in etichette come 3000 Grad Records, Lump Records, Sudam Recordings, Radiant, Villahangar, Pipe & Pochet. Ma anche Connected, MoBlack, Kinessen, And Other Moods, 3-4-1 Cuts, Seven Villas Music.

Il suo stile musicale d’elezione è mentale e ipnotizzante e con il suo progetto a quattro mani, i suoni prediletti sono ritmicamente progressivi, arricchiti da elementi etnici, influenzati anche dal suo paese d’origine.

La musica trasmette emozioni. Quali sono quelle che vuoi trasmettere con la tua musica?

Sì, l’emozione è molto importante per me ed è la chiave di tutto ciò che faccio nella vita. Quando inizio un dj set, l’atmosfera del momento mi guida sempre. A volte è mentale e sognante, altre volte grintosa ed energica.

In conclusione mi piace sperimentare suoni diversi, ma sempre con un’impronta che trasmetta emozione. Mi piace la musica, mi piace ballare … mi piace quindi fare la DJ per dare al pubblico un’esperienza e trasmettere carica, scambiando allo stesso modo energie positive.

Quali artisti ammiri attualmente e ti piacciono particolarmente nella scena musicale di oggi?

Sicuramente nella mia carriera di dj ho avuto varie influenze. Nei primi anni di acquisto dei miei vinili non sono mai mancate le produzioni ad esempio della Timo Maas che ancora amo così tanto, Danny Tenaglia, John Digweed, Deep Dish eccetera.

Trascorrendo diverse estati a Ibiza dal 1996 al 2005 ho avuto l’opportunità di ascoltare vari dj. Quelli che sicuramente mi hanno colpito di più sono stati quelli che sono riusciti a trasmettere energia e voglia di ballare e ballare fino allo svenimento, come Sven Vath, Carl Cox e tanti altri.

Al giorno d’oggi in conclusione posso dire che c’è un numero infinito di buoni produttori. Quelli che amo di più sono Squire, Cornucopia. E inoltre Elfenberg, Bedouin, Carl Craig (sempre). Potrei continuare a scrivere e scrivere, sono davvero tanti.

Quali sono le tue speranze per il tuo futuro artistico in questo momento?

La mia speranza è che la situazione attuale, a livello artistico, possa cambiare le condizioni in modo ottimale per DJ e produttori. Soprattutto negli ultimi anni c’è stata molta confusione e ingiustizia nei loro confronti, svalutandoli. Mi auguro che questo periodo serva tuttavia a regolarizzare e migliorare queste condizioni.

Nel frattempo, continuare con il progetto comune con Chris, e lavorare sulle produzioni dando il meglio di noi. Spero che presto potremo condividerlo personalmente con il pubblico.

Come ti avvicini a un dj set? Qual è la tua configurazione e il tuo modo di trasmettere emozioni?

Se sono a casa e lo faccio per il mio piacere, sicuramente l’umore e l’emozione sono alla base di tutto. Quando mi trovo in pubblico, valuto la situazione per offrire il suono migliore all’atmosfera, cercando l’armonia con tutto ciò che mi circonda.