#MusicInTheAir Podcast hosts this week :
THE HANUMANS
Oggi per il MusicInTheAir di Villahangar di questa settimana, è la volta di un duo italiano, formato da due artisti: Eys Sye & Rämin, Dj e Producer che si sono ritrovati a Milano per condividere la passione per la Organic Downtempo Music. Resident djs al The Sanctuary, nuova meta super cool della movida milanese, con i loro suoni profondi dalle linee di basso melodiche e voci costanti, influenzate dalle musiche tradizionali arabe, sudamericane e africane.
Rämin è nato a Monza e Eys Sye a Pietrasanta, una piccola città della Toscana. Attualmente abitano entrambi a Milano. Raccontano: “Cerchiamo sempre di non essere troppo legati a un genere o uno stile specifico. Ascoltiamo molta musica, vari generi e tutti ci influenzano. Insomma, ci piace sperimentare, cosa importante per il progresso. Non è il genere che ci influenza, ma i dettagli della musica. Ad esempio la ruvidità delle canzoni popolari, una voce profonda che ti avvolge, il tocco umano delle percussioni, l’emozione che un certo suono ci trasmette”.
Eys Sye (Gabriele), spiega: “La musica è sempre stata un elemento importante della mia vita. A 9 anni ho iniziato a suonare la batteria, a 12 non riuscivano a togliermi il compact disc (Fear of the dark degli Iron Maiden, l’ho consumato.) Poi è arrivata l’era dei Festival, quelli famosi, quelli underground e quelli perso in mezzo alla natura. Ho fatto tutto. Non si è mai trattato di un genere. Questo background variegato mi ha permesso di apprezzare un’ampia gamma di tipi di musica e ora mi offre gli strumenti per spaziare tra mondi musicali diversi durante i nostri set”.
Rämin (Fabio), aggiunge: “E’ tutto iniziato qualche tempo fa a un festival GOB, durante un approfondito set di due ore di Acid Pauli. Da allora ho iniziato a farlo, cercando di trasmettere le stesse emozioni che mi faceva provare lui. Ho iniziato piano piano, studiando musica e suonando qua e là in piccoli locali, facendomi strada un passo alla volta”.
Quando ti tolgono le cuffie da DJ ascoltano musica elettronica, trap, rap, techno e musica jazz prima di un concerto. I loro artisti/dj/produttori di riferimento, sono molti: nomi come Who Made Who, Acid Pauli, Keinemusik, Rampue.
A proposito di uscite, hanno lavorato con Record Union (WATP), Tibetania Records e Ohxalá Records. L’ultima uscita è stata infatti “Azalai” conTibetania Records.
La realease attuale, su cui sono al lavoro, è molto speciale per loro: un remix di un brano pop con un’importante etichetta italiana, dovrebbe uscire a breve. Per il futuro hanno dei progetti, stanno pianificando il loro secondo EP per il prossimo anno.
Cosa potete dirci della vostra uscita con la Tibetania Records? E com’è stata la vostra esperienza?
Abbiamo collaborato più volte con i ragazzi della Tibetania Records, la cosa positiva di questa etichetta è che può contare su un buon network sia per quanto riguarda le prime che gli artisti che remixano la tua canzone. Azalai è il risultato di una collaborazione notte dopo notte in OTB studio con Purple Tape. Il brano è stato più volte remixato e pubblicato con anteprime internazionali come Kosà Rec, Toulouse Rec e Spiritual Nomads.
Cosa potete dirci della vostra uscita con la Ohxalá Records? Quando è nato il progetto? E come è stata la vostra esperienza con questa etichetta?
È letteralmente una Festa Nel Deserto, dove il suono non ha confini.
Il nostro nuovo EP pubblicato con la Ohxalá Records è nato durante il lockdown e si è sviluppato attorno a questo concetto. È stato molto divertente e stimolante lavorare con lui, abbiamo collaborato con grandi artisti come Purple Tape con il suo flauto in Festa Nel Deserto e la bellissima voce di Giulietta in Sufi. Alcuni suoni, come quelli ambientali, sono stati registrati durante i nostri viaggi, con un po’ di sperimentazione: c’è il rumore di una collana per ricreare il rullante e un mulino a vento per fare un calcio. Luis il fondatore di Ohxalá Records è una grande persona e artista ed è stato un aiuto prezioso nella realizzazione del mix e del mastering.
Cosa potete dirci della vostra residenza al The Sanctuary Milano, nuova meta super cool della movida milanese?
Per noi è un’ottima occasione per farci conoscere. Abbiamo avuto l’opportunità di aprire concerti a grandi artisti come Acid Pauli, Red Axes, Glauco di Mambro ecc.
Quali sono i vostri progetti per il presente e l’immediato futuro?
Abbiamo molti progetti aperti. Uno di questi è qualche settimana tra le montagne della Calabria per lavorare al nostro prossimo EP.
Avete dj set o Festival in programma al momento per il presente e per il futuro?
Stiamo programmando dei concerti fuori dall’Italia. Tulum, Fuerteventura, Barcellona. E tutto un work in progress per ora.
Cosa ne pensate della scena musicale elettronica milanese? Quali pensate siano le differenze con l’Europa e con il resto del mondo?
Ok, domanda difficile. A differenza di altri luoghi del mondo, Milano e l’Italia rendono un po’ più difficile adattarsi a nuovi generi e stili ma a Milano la cultura dell’elettronica è forte e per questo crediamo che con il tempo potremmo raggiungere il resto del mondo. Molti luoghi invitano artisti che non ci saremmo mai sognati di ascoltare qui. Siamo sulla strada giusta.
#TRACKLIST
01. Morena – Coyu & Edu Imbernon
02. La Ratonera (Feat. P. Rivas) – Dannis Cruz
03. Saudades do Mar – Sparrow & Barbossa & TOSZ
04. El Santo – Band&Dos & Andres Guerra (VE)
05. Work (Full Acapella) Feat. Denis “Saucey Wow” Belfon – Puppah Nas-T
06. Go Bro (Theus Mago Meet Her At a Zoom Parade Remix) Pontias
07. Febre Elétrica Do Carimbo – Fab From Toulouse
08. Desperado (Jay Fase Remix)
09. Afrika One (Feat. Ayah Tlhanyane) Djamou Sangre & ARKADYAN