#MusicInTheAir Podcast hosts this week :
ROCCO TETRO
Per il #MusiciInTheAir di oggi abbiamo un ennesimo debutto. Alla sua prima volta per un Podcast con Villahangar, Rocco Tetro, dj nato, vissuto e attualmente residente a Bari, capoluogo pugliese del Sud Italia.
Inizia la sua esperienza nel mondo delle feste alla fine degli anni ’90, grazie alla passione per la musica e gli strumenti musicali, che nutre sin da bambino. Dice in proposito: “Dall’età di 9 anni, ho iniziato a suonare la chitarra, seguendo un corso privato. Sin da piccolo, ho sempre vissuto di musica, ha accompagnato tutte le fasi della mia vita”.
La continua evoluzione musicale di Rocco Tetro parte dalle radici della house classica e vocale. Attualmente propone sonorità afro e melodic house, generi musicali con cui approccia anche al mondo delle produzioni. Precisa però: “Non ho mai amato identificarmi in un unico genere musicale, in questi 20 anni di clubbing ho seguito la naturale evoluzione della house music, e tutte le correnti che l’hanno contaminata.
Sicuramente, negli ultimi 5/6 anni, sono fortemente influenzato dalle sonorità africane e nei miei set, propongo afro & melodic house, con qualche incursione nell’indie e techno”. Per quanto riguarda i suoi artisti/dj/produttori preferiti, tra i tanti è molto legato al progetto Keinemusik, e tutto ciò che gravita attorno ad essi.
Nel 2003 è diventat0 dj resident del Chiascia, locale storico del sud Italia.
In quel club ha suonato con i più importanti artisti della scena house e techno mondiale.
La maggior parte dei suoi party sono stati quasi tutti in Italia, all’Estero ha suonato principalmente in Spagna, ad Ibiza, e in Madagascar, a Nosi Be.
Da un anno circa, è anche produttore. Racconta: “Da circa un anno ho iniziato anche io a produrre musica, approfittando della pausa forzata causata dalla pandemia, per iniziare un percorso di studio con un professore certificato Ableton, Gaty Lopez, che mi ha introdotto in questo magnifico mondo di cui ora non riesco a farne a meno.
Ho iniziato con un paio di bootleg, che inaspettatamente hanno riscorso un discreto successo, per poi passare a release con label quasi prettamente afro house: Switch Lab, Cabeau Music, e My Other Side of the Moon”.
E’ inoltre Owner dell’ agenzia di eventi SITE artevents, e Art Director del Chiascia San Barbato, locale della movida barese.
In cantiere al momento ha un Progetto con Luca Cassani, storico dj e producer italiano, con cui sta collaborando per alcune release sull’etichetta My Other Side of the Moon.
Che musica ascolti quando ti togli le cuffie da DJ?
Esattamente l’opposto di quella che propongo nei miei set. Sono un amante della musica new wave, post punk, dark, trip hop ed elettronica.
Dai Cure ai Massive Attack, passando per i Depeche Mode, fino ad arrivare a Bonobo, musicista che da qualche hanno apprezzo più di tutti.
Sei Owner di SITE artevents, agenzia di eventi. Cosa puoi raccontarci? E del suo rapporto con il territorio pugliese? C’è richiesta di eventi e in che situazione è l’industria dell’intrattenimento locale?
Site è un progetto parallelo, che si occupa della direzione e produzione di eventi prettamente privati.
Fortunatamente la Puglia sta vivendo un momento d’oro dal punto di vista turistico, e il fenomeno del destination wedding prende sempre più piede, consentendoci di lavorare con artisti di profilo internazionali e produrre eventi di qualità.
Sei anche Art Director del Chiascia San Barbato. Cosa puoi raccontarci di questo locale della movida barese?
La Puglia ha sempre avuto, come la vicina Campania, una tradizione molto radicata per il clubbing, e soprattutto per la house music.
Purtroppo attualmente, da una parte il fenomeno latino, dall’altra i quasi 3 anni di stop forzati causati dalla pandemia, hanno ridotto gli eventi di qualità, soprattutto l’inverno. L’estate, grazie anche al flusso turistico che abbiamo la fortuna di ricevere, si registra un incremento degli eventi.
Cosa puoi raccontare del tuo Nelly Furtado rework di Say it right di Nelly Furtado?
Il rework è una fusione tra “Osama” di Zakes Bawntini, e appunto “Say it right” di Nelly Furtado. Osama è un disco che ha influenzato tantissimo i miei ultimi 2 anni, qui in Puglia siamo riusciti a farla diventare una vera hit, quasi radiofonica, così ho deciso di ricostruire tutta la groove e innestarci su una melodia pop, con al stessa tonalità.
Attualmente vanta quasi 40k ascolti su Soundcloud (in quasi 4 mesi), e oltre 1200 download.
Com’è stata la tua estate e ora com’è il tuo inverno? Hai dj set o festival in programma al momento per il presente e per il futuro?
La prima estate senza restrizioni dopo 3 anni, è stata magica. Qui in Puglia c’erano eventi quasi tutti i giorni, e personalmente ho avuto la fortuna di lavorare abbastanza. Come ho anticipato poc’anzi, l’inverno ha deluso le aspettative, ma qualche evento di qualità c’è stato.
Ad esempio, 2 settimane fa ho avuto il piacere di aprire il dj set di Shimza, artista che apprezzo molto, con un carisma incredibile.
L’estate promette bene, ma al momento non posso svelare nulla per scaramanzia!
Cosa ne pensi della scena musicale elettronica italiana? Quali pensi siano le differenze con l’Europa e il resto del mondo?
L’italia è la nazione che soffre di più delle altre, l’esplosione del fenomeno reggaeton.
Basti pensare che, le discoteche italiane più iconiche di sempre, hanno in programmazione quasi sempre un format latin/urban durante il weekend.
A seguire i generi più ballati sono la tech house e la techno, ma la maggior parte dei clienti, va a ballare per moda, perché il locale è di tendenza o perché il loro amico pr ragala loro un omaggio. Sono pochi gli amanti della musica.
Quale evoluzione pensi stia vivendo la musica elettronica sulla scena internazionale?
Seguo con curiosità la scena internazionale, e penso che, in questo momento ci sia molto fermento, e molte contaminazioni. Leggevo ieri la notizia di un insolito set a ny con Skrillex, Four Tet e Fred Again, nella stessa lineup, segno che ormai, il confine fra undeground e mainstream diventa sempre più labile.
Cosa puoi dirci musicalmente sul tuo Podcast per Villahangar?
Ho proposto le tracce che ritengo attualmente più belle, e che mi lasciano qualcosa. Le ho testate tutte in pista e sono state apprezzate dalla dancefloor.
#TRACKLIST
01. Thee Suka – Mano Mano (Notre Dame Remix) / MoBlack Records
02. &ME, Rampa, Adam Port, Nomi Ruiz, Keinemusik, Desiree (RSA) – Pussy Power (Desiree RSA Remix) / Keinemusik
03. PolyRhythm & Nuzu Deep – Come Find Me (Chris Leon Remix) / VILLAHANGAR
04. Francis Mercier, Nitefreak, Idd Aziz – Kamili (Extended) / Higher Ground (Mad Decent)
05. Blanka Mazimela, Khonaye – Thula feat. Khonaye / MoBlack Records
06. Emanuele Esposito, Bass Fly – Missing feat. Kate Yvorra (Rocco Tetro Remix) / Switch Lab
07. MAXI MERAKI – Hayibo / VillaHangar
08. Cee ElAssaad & Bongi Mvuyana – Njalo / Connected Frontline
09. Simone Vitullo, Vxsion – Understanding (Extended Mix) / Go Deeva Records
10. Soulroots, Soul Star – Sala Papa Ye (Extended Mix) / Altra Moda
11. Kususa & Argento Dust – Asanda (feat. Zakes Bantwini) / Universal Music (Pty) Ltd.