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ODEON
Oggi per il Podcast MusicInTheAir su Villahangar debutta Odeon, produttore, polistrumentista e DJ italiano, nato a Roma. “Sono cresciuto in un quartiere romano molto tranquillo e attualmente vivo da solo, in una zona molto meno caotica e rumorosa – racconta. – Ho un home studio che mi sono costruito interamente da solo negli anni e sto veramente bene”.
Con la musica, l’inizio è stato del tutto casuale. Dice infatti: “Sarò sincero, non ho iniziato a due anni con il pianoforte. È partito tutto così, per caso, un giorno mi si è presentata un occasione ed un ragazzo mi ha insegnato a mettere a tempo i dischi con dei vecchi CDJ pioneer 100s e tutto il resto è stato un susseguirsi di serate, feste, sessioni in studio, notti insonni.. insomma una vita molto movimentata”.
Odeon compone musica elettronica non convenzionale contaminata da paesaggi sonori lo-fi, batteria organica e tutto ciò che è stato in grado di campionare dal suo studio nel corso degli anni. Infatti, riguardo i generi musicali che lo influenzano di più, dice: “Tutta la scena techno melodic, la musica ambient, le produzioni molto organiche ed il filone lofi hip-hop che mi ha accompagnato per diversi anni”.
Una ricerca del suono accurata, all’insegna dell’estro creativo, che spiega così: “E’ partita dalla fondazione della nostra azienda pro-audio “Engineering Samples”. Sono sempre stato un appassionato di sound-design e negli anni ho trovato un mio workflow nel creare sample packs, presets e registrazioni ambientali. Attualmente ho molti microfoni da studio e outdoor, dei synth modulari, drum machines e synth semi – modulari che mi aiutano nel processo, rendendo il tutto molto più creativo”.
Le sue produzioni hanno attirato l’attenzione di Steve Angello, che ha supportato e pubblicato il suo progetto parallelo “Justin Case”, il singolo Complicated su Size Records. Questo brano lo ha stimolato a cambiare strada e provare nuove sonorità con altri progetti tra cui “Evans”, un piccolo progetto Lo-Fi Hiphop con il quale è riuscito a scalare diverse etichette collezionando più di 5 milioni di stream tra Spotify, Apple music e altro.
Odeon è quindi oggi un progetto elettronico/organico house e lo-fi, dopo anni di lavoro dietro le quinte per vari artisti. Un passo personale sotto i riflettori, con un tocco personale. Questo progetto è caratterizzato da una miscela unica di suoni elettronici e organici, con influenze da una vasta gamma di generi. Con un obiettivo: sognare di creare un’esperienza di ascolto accattivante e coinvolgente per il pubblico e connettersi con loro attraverso la musica.
Dice in proposito: “Sono sempre stato ispirato dalla musica “diversa”. Tutto è iniziato con il primo album di Skrillex, che dire, mi sono innamorato delle sue sonorità. Ho provato con l’electro-house e successivamente mi sono approcciato alla progressive house ma non faceva per me. Ho avuto diversi progetti musicali nei primi anni, uno in particolare con due amici con cui attualmente collaboro ancora, i “Tight Lexor” con cui ho passato davvero dei bei momenti ed è stata tutta una vera e propria evoluzione musicale. Con gli anni ho scoperto la mia passione per l’elettronica pura e mi sono cimentato in diversi progetti elettronici, techno, house e ho prodotto diversi artisti della scena internazionale. Se non si fosse capito, sono un produttore un pò dietro le quinte”.
Ha suonato molto in italia, in Inghilterra per mesi in club locals, in età più giovane, vicino a Londra, facendo qualche data a Berlino e Amsterdam durante diversi ADE, “ovviamente non con il progetto Odeon”, dice.
Oggi fa parte del progetto Wanderlust Vision, di cui cura la parte audio delle experience, le produzioni pubblicitarie e il Sound-Design di brani, e a volte cercando di donare la sua visione artistica. Racconta: “Grazie ad Engineering Samples sto collaborando con diverse aziende come Native Instruments, LANDR, Mixvibes per quanto riguarda il mio lavoro da Sound-Designer e ho tantissime ore di insegnamento e allievi al momento. Quindi si, seguo molti progetti, molto promettenti.
Ho aperto anche un canale Youtube dove dispenso consigli sulla produzione e faccio vedere quello che faccio durante le mie sessioni. Attualmente collaboro con diverse aziende tra cui Milk Audio Store, Ollo Audio e Make Noise”.
Al momento sto lavorando a molte cose italiane e non, “ma non voglio svelarvi troppe cose,” – dice – ho in programma di portare dei live set piuttosto che DJ set, sto sistemando tutto il necessario per iniziare.
Per il suo Podcast per Villahangar, afferma: “Ho cercato di creare un mood che mi rappresentasse a pieno, diverso”.
Che musica ascolti quando ti togli le cuffie da DJ?
Dipende dai giorni, mi piace molto sentire dei beats chill, a volte invece mi piace scoprire artisti molto più aggressivi. Difficile definire il tipo di musica, direi, ascolto un’ ampia selezione di generi musicali per rimanere sempre aggiornato sulle novità!
Hai artisti/dj/produttori preferiti?
Artisti che mi ispirano particolarmente sono Oliver Henry, Axel Boman, Ross From Friends e Jasper Tygner. Solo per citarne alcuni.
A proposito di uscite ed etichette, quali sono stati i tuoi progetti più recenti, quali sono quelli attuali e quelli del prossimo futuro?
Attualmente ho solo una release su Wanderlust Records, ovvero “Perilune”, ma sto preparando tantissimo materiale, attualmente non ho in programma molte cose con il progetto nell’immediato, sto ancora cercando di trovare una quadra con il sound del progetto.
Cosa puoi dirci della tua collaborazione con Steve Angello? Qual è lo stile dell’etichetta Size Records? Cosa puoi dirci della tua esperienza con questa etichetta?
La collaborazione è nata per caso, ho conosciuto il manager degli Swedish durante un tour ad Amsterdam e lui stesso mi chiese di mandare materiale per la label. Il disco è uscito due anni dopo, quindi diciamo che non è stata un’esperienza troppo positiva. Sono contento di essere uscito su Size Records perché è sempre stato un sogno nel cassetto, un pò come Axtone di Axwell.
Cosa ne pensi della scena musicale elettronica italiana? Quali pensi siano le differenze con l’Europa e il resto del mondo?
La scena è molto interessante, se devo essere onesto sento molti talenti che non riescono ad emergere del tutto. La differenza sta nell’investimento, bisogna investire sulla propria musica, sulle produzioni e sulla finalizzazione del prodotto. A volte penso che credere nel proprio prodotto sia la cosa più importante!
Quale evoluzione pensi stia vivendo la musica elettronica sulla scena internazionale?
Dal mio punto di vista ho trovato e scoperto artisti dal nulla con una qualità eccelsa dal punto di vista del suono generale e delle produzioni. Ma, a volte sembra che tutto stia girando al contrario, la chiamerei piuttosto involuzione per certi punti di vista. Vedo tanti produttori che puntano molto a copiare sonorità per cercare il “successo”, seguire il trend. In generale, ci sono tantissimi artisti validissimi fuori dagli schemi che prima o poi verranno scoperti.
#TRACKLIST
01. Odeon, Klaus – ID / Wanderlust Records
02. Odeon, – Perilune / Wanderlust Records
03. Alessandro Martire – Larme (Klaus Remix) / Carosello Records
04. Klaus – Harena (Scala Remix) / Wanderlust Records
05. Odeon, ID – ID
06. Klaus – Can’t See feat. Odeon (Club Version) / Wanderlust Records
07. ID – ID
08. Coquinati – ID
09. Klaus – ID
10. Sames – Paramount / Wanderlust Records
11. Leo Guardo, Lizwi – Imikhuleko / Villhangar Records
12. Odeon, ID – ID
13. Klaus, Cellini feat. AMOS – Late at Night (ID Edit) / Tomorrowland Records
14. Odeon – ID
15. Coquinati – ID