#MusicInTheAir Podcast ospita questa settimana,
in collaborazione con WAYU RECORDS :
KALAMAN
Con #Musicintheair Podcast questa settimana Villahangar prosegue il suo nuovo percorso. In un momento storico difficile come questo di pandemia globale, la chiave giusta è sostenersi a vicenda e collaborare.
Una direzione che condivide appieno con WAYU Records, label con sede a Miami, che dall’aprile 2017 si occupa di promuovere artisti emergenti da tutto il mondo.
Per questo motivo, questa settimana Villahangar ospita il produttore Kalaman. Per continuare a portarvi alla scoperta delle realtà internazionali più creative e interessanti del panorama musicale.
E molto accumuna WAYU Records e Villahangar: dare ai suoi artisti tutta la visibilità possibile, collaborare con altre interessanti realtà del mondo della musica elettronica, unire le forze per uno scopo comune.
L’obiettivo è promuovere la qualità e le molte sfumature della musica, per poter esplorare i vari generi senza limitazioni. Il tutto, creando una storia visiva coinvolgente che approfondisca l’identità musicale degli artisti.
Con questa mission WAYU Records è stata creata nel 2017, grazie al proprietario e fondatore Julian Castaneda. E in seguito ad una esigenza ben precisa: sostenere il promettente progetto musicale “MIICHII” del suo migliore amico Leonardo.
Quindi una nascita dovuta ad una particolare necessità: dare spazio a tutti quegli artisti poco conosciuti, spesso considerati non di richiamo per le etichette.
E che si è rivelata di grande tempismo: proprio in quegli anni, Miami cominciava a sviluppare una grande sensibilità alla musica proposta dall’etichetta.
Ad esempio, come presso un’istituzione come Do Not Sit on the Furniture. Ovvero un locale dedicato alla cultura della scena musicale underground più all’avanguardia, che ha iniziato a dare spazio al suono più organico in una città come Miami.
Così, sempre più club offrivano il meglio del panorama musicale in un’atmosfera intima e sofisticata.
Tuttavia molte sono secondo WAYU Records le differenze e il divario tra gli Stati Uniti e l’Europa in quanto a sfumature musicali, che le label di nuova generazione cercano di colmare.
Per WAYU Records è fondamentale non essere relegata ad un unico genere. Infatti nel tempo, ha pubblicato spaziando nei generi più diversi: downtempo, house melodica, techno, accomunate da una grande connessione.
E ad ora, spesso si dedica alla nuova organic house e al suono della downtempo.
WAYU Records ha un approccio profondo con i suoi nuovi artisti. La scelta avviene in base all’emozione suscitata, e vede come primario lo sviluppo di un rapporto stretto tutt’altro che superficiale, come una vera e propria famiglia.
Perché questo conduca alla scoperta della storia di ogni artista e della sua visione complessiva. E ancora, per scoprire e condividere valori, obiettivi e esperienze umane e musicali.
Il racconto di ogni artista al pubblico per WAYU Records si basa sulla costruzione di una storia visiva in completa sintonia con la sua musica.
Uno storytelling che si compone di video promozionali e immagini ad hoc, e che tracci via via la storia dell’artista in seno alla label con ogni futura iniziativa possibile, tra cui quante più collaborazioni con altre etichette.
Nonostante il momento complesso che l’umanità sta vivendo, che ci sottopone ad una prova difficile e ci impone di rivedere molti dei nostri principi di base, è fiduciosa. Entusiasta per i nuovi progetti futuri come release di artisti WAYU Records già consolidati ma anche molti volti nuovi.
Nomi come DBRA, Zoe Reijue, Jerry Spoon, Renga Weh, Raw Main, Stories of Dharma, Shunus, MIICHII, Kalaman, Juanma Salinas e altri.
Un sogno su tutti? Portare e far crescere sempre più gli showcase della label in tutto il mondo, per creare sempre più possibilità agli artisti, con anche nuove iniziative per ora top secret.
Kalaman è un produttore emergente di Miami con radici colombiane e newyorchesi.
Ha debuttato con l’EP “Kunja” su WAYU Records godendo del supporto di artisti come Acid Pauli e Acid Pauli e Be Svendsen. Le sue produzioni downtempo sono allo stesso tempo malinconiche ma sono malinconiche ed esaltanti allo stesso tempo.
Una versatilità che si rispecchia anche nei suoi dj set: Kalaman ama sperimentare downtempo e deep house, che riflettono l’ampio spettro dei suoi gusti.
Kalaman ha passato parte degli ultimi quattro anni in viaggio con lo zaino in spalla, toccando angoli più remoti del pianeta che lo hanno ispirato per la sua produzione musicale.
Questi viaggi – principalmente in Asia e Sud America – gli hanno mostrato la bellezza della connessione umana e della natura, che hanno plasmato fortemente la sua visione artistica.
Da quanto tempo lavori con WAYU Records? E cosa ti ha fatto scegliere di collaborare con questa label?
Ho iniziato a lavorare con WAYU Records quando ho pubblicato il mio primo EP nel settembre del 2019. Dal momento in cui ci siamo incontrati c’è stata prima di tutto un’amicizia, poi sfociata nella collaborazione.
Penso che, come ogni team, la cosa più importante sia essere in sintonia dal punto di vista personale, cosa che vivo con WAYU Records.
Abbiamo trascorso tempo insieme a Miami e anche dei bei momenti al Burning Man 2019 prima che pubblicassimo il mio primo EP. Da allora l’etichetta per me è come una casa.
Cosa ne pensi di Villahangar? Cosa ti ha spinto a collaborare?
Penso che al giorno d’oggi nascano molte label, ma sono rare quelle in grado di offrire una visione coerente e di qualità, andando oltre al piano meramente musicale.
Villahangar fa un ottimo lavoro di produzione contenuti, scouting, e sviluppo di collaborazioni. E soprattutto, la musica è fantastica.
Che tipo di momento storico stai vivendo come persona e come artista?
Il Covid-19 mi ha costretto a ritirarmi e rallentare. Da un lato, come persona ho così rivalutato molto il modo in cui spendo i miei soldi e il mio tempo. Ancora, ho cambiato prospettiva sulle mie priorità e sull’equilibrio tra lavoro e arte.
D’altra parte, come artista ho passato molto tempo lontano dalla musica, esplorando tuttavia altre forme d’arte. Continuo a tornare in studio con idee musicali molto diverse dai miei progetti finiti.
Quali sono i tuoi progetti per quest’anno 2020-21?
Sto lavorando a un altro EP che spero di pubblicare nella prima metà del 2021.
Quali sono le tue speranze per il futuro come persona e come artista?
Ciò per cui spero di più è una pace interiore continua e tornare alla vita come la conosciamo. Come poter di nuovo organizzare eventi e tornare all’incontro umano con le persone, che ci definisce come umanità.
E spero che le persone in tutto il mondo trovino la propria pace.
#TRACKLIST
01. Kalaman – Sol (Original Mix) / WAYU Records
02. Stranger Tourists – Lotus (Original Mix) / The Purr
03. Rowee – Dione (Original Mix) / Saturn Return
04. Nebula (AR) – Syringa Fields (Original Mix) / Ruvenzori
05. Zone+ & Agha – Take on Me (Original Mix) / Klassified
06. YokoO & Zone+ – Hypnosis (Original Mix) / on Bandcamp
07. Mahonie – Garda (Original Mix) / Amulanga
08. Tim Green – Mobara / TRYBESof
09. Amonita – Mirage (Original Mix) / TRYBESof
10. Rowee – The Ocean of Mermaids (Original Mix) / TRYBESof
11. Drisdale – Estratos (Original Mix) / Flug Lab