#MusicInTheAir Podcast hosts this week :
COPAL
Oggi Villahangar accoglie un altro nuovo artista per il suo Podcat settimanale MusicInTheAir. Oggi il protagonista è Samy Ayachi aka Copal, nato e cresciuto in Belgio e ancora residente a Bruxelles. Racconta: “In qualche modo mi piace essere qui, intorno a me molte persone si lamentano del poco sole. Per me va più che bene, preferisco le stagioni che non variano molto. Autunno e inverno quando è più buio sono mesi ottimi per la produttività in studio. Il sole tutto l’anno offre troppe opportunità di distrazioni e potrei rompere la mia disciplina per restare a comporre..” Ed è comunque il viaggio ad influenzarlo. “Le fughe sono nidi di ispirazione”, afferma.
Un nome evocativo, il suo: il copal è un fumo sacro usato dai Maya per sollevare gli animi. Samy Ayachi infatti usa la sua musica – una forma energica di house organica che affonda le sue radici nel deserto a uno stile afro più tribale sempre infuso di atmosfere cinematografici ed eteree – come fumo per veicolare le onde sonore e creare percorsi per Reverie.
“Definirei il mio stile musicale di oggi ‘frammentario’. Prendo in prestito frammenti di generi diversi e come principale l’atmosfera cinematografica e tutto ciò che è ad essa collegato: contrasto, emozione, sollevamento dei fili, oscurità…Adoro le canzoni imprevedibili, che quando le ascolti evolvi su un percorso sfocato..Senza possibili anticipazioni ma comunque molto coerente”.
Il suo primo incontro con la musica è stato al primo anno del college in cui ha seguito quel corso di musica obbligatorio con il flauto. Racconta: “Per la prima volta ho avuto l’opportunità di entrare in contatto con uno strumento. Quando tornavo a casa da scuola allenavo le mie orecchie riuscivo abbastanza velocemente a riprodurre con il flauto qualsiasi tipo di melodia ascoltata in TV”.
Tra i generi musicali che lo influenzano di più, perlopiù colonne sonore di film, ascoltando un po’ tutto quando si toglie le cuffie da dj. Spiega: “Mi piace trarre ispirazione da altri generi rispetto a quelli che sto attualmente producendo – per ossigenare il cervello – Anche le cose visive sono molto stimolanti, come un’opera d’arte, la natura, le piante… Aprono semplicemente la visione ad altre angolazioni. Nel mio EP Renaissance ho letteralmente usato le piante per generare note midi che sono finite per diventare alcune melodie soliste in alcune tracce”.
Tra i suoi artisti di riferimento, Clint Mansel, Hans Zimmer, Craig Armstrong, Harry Gregson Williams Jamie xx “Mi piace molto il lavoro di Satori più connesso allo stile musicale che produco oggi”.
Ha pubblicato su etichette come Wired, The Purr, Nugget e in arrivo quest’anno un tanto atteso EP afro house su Madoraisindahouse.
La sua traccia “IYO”, la più celebre, si è piazzata nella TOP 10 delle classifiche Afro House Beatport. Anche in Organic house la sua collaborazione con Touzani ha spedito l’EP Santolia in più Beatport Charts con il supporto di artisti come Cercle, Rawmain, Bodaishin, Kora.
Ha suonato in Festival e feste come Voodoo Village, Hangar, Mind, Mirano (BE), Saikuk (Tulum) e diviso il desk con &ME, Rampue, Satori, Gheist, Agoria, Deer Jade, Carlita, Paji, Vander, Denis Horvat.
Per questa estate è in attesa di un concerto con un magico trio beduino, Stavroz e Serge Devant a giugno “E poi c’è questo festival molto raffinato chiamato Voodoo Village che arriva con una formazione incredibile, molto felice di farne parte”.
E tra i progetti musicali per il presente e il futuro, “Continuando a fare quello che mi piace di più sulla terra! Produrre come attività “metabolica” necessaria 😉 – dice – Non ho un vero piano per dire… immagino che sia più la musica prodotta che aprirà piani per me forse un giorno”.
Per Villahangar ha creato un Podcast molto fluido. Spiega: “In sostanza ha gli elementi che mi piacciono in organic house & afro, volevo un po’ di contrasto e qualcosa di ipnotico per entrare nel viaggio verso la danza”.
A proposito di uscite, che mi dici dei tuoi progetti passati, presenti e futuri?
In passato producevo trance goa come 20 anni fa su software che sembravano fogli Excell 😉 FastTracker era la bestia a quel tempo. È divertente perché c’era già il bisogno di fondere ingredienti etnici nel mio sound. Quando lo guardo oggi rido, ho davvero prodotto la traccia a 130 bpm ??? Per parlare di ora e del prossimo futuro, penso che l’anno 2022 – 2023 sarà molto prolifico in termini di rendersi conto che molte tracce che stavano dormendo vedranno la luce anche un sacco di collaborazioni sono lungo la strada…Quindi rimani sintonizzato 😉
Cosa puoi dirci nello specifico della tua uscita con Wired, l’etichetta di Enzo Siffredi? E la tua esperienza con questa etichetta?
Esperienza molto buona e fluida… Wired era nella mia lista delle migliori etichette house afro a cui proporre e per “IYO”. Volevo firmare le due tracce come un Ep perché sentivo che avrebbero coesistito bene. Curiosità, un’altra etichetta ha risposto direttamente sì per il titolo IYO ma non molto interesse per Muuma. Enzo ha colto l’intero legame tra le tracce. Sorprendentemente oggi Muuma lo ha reso più alto di IYO forse perché l’ho usato molto per chiudere i miei concerti ed ecco il potere dei social media quando le persone hanno visto la gioia e la folla sincronizzate … Volevano possedere un po’ di quel ricordo e cosa rimane è il pezzo musicale, divertente vedere una tendenza inversa perché hai riprodotto quel brano in un momento specifico. Conclusione, fidati del tuo stesso lavoro e non ascoltare le etichette che vogliono inquadrarti nella loro “piazza”. Anche un punto importante volevo avere il pieno controllo sull’immagine, ed Enzo era davvero disponibile a permettermi di creare qualcosa di diverso.
Cosa ne pensi della scena musicale belga? Quali pensi siano le differenze dell’Europa rispetto al resto del mondo?
Il Belgio è un paese farsesco e c’è una scena interessante in ogni genere suppongo, se scavi. Curiosità, sono sempre persone dall’estero che mi hanno fatto scoprire alcune gemme degli artisti belgi: a quei tempi ho scoperto Stavroz grazie ad alcuni amici in Messico o alcune persone mi hanno fatto conoscere Lost Desert, che è anche lui belga e non lo sapevo assolutamente …Devi andare all’estero per saperne di più sui tuoi artisti locali.
Quale evoluzione pensi stia vivendo la musica elettronica sulla scena internazionale?
Vedo soprattutto quando scavo in Organic / afro house vedo che lo stile cresce e cresce ovunque è un grande ritorno alle radici con strumenti più reali, ritmi tribali infusi con sintetizzatori.. È anche molto più sottile in termini di melodie … mi piace che sia una tendenza in espansione.
#TRACKLIST
01. Depart – Madman (Moon’s Voyager Remix) / Mindgame Records
02. Valeron – Euphrates / Bercana Music
03. Murat Uncuoğlu, Alican – Big Wishes / Isolate
04. Copal – Dune Caravane / Nugget
05. Hot Oasis – Bedouin Joy (Original Mix) / Sol Selectas
06. Coflo – A Warrior’s Dance / Ocha Mzansi
07. Simone Vitullo & Tanit – Priroda (Greg Ochman Remix) / Go Deeva
08. Urmet K – Saviour (Original Mix) / Bar 25 Music
09. Nick Kappa – Irida (Cosmos Shape Remix) / ORGANNIC
10. Copal – IYO / Wired
11. Thanasis Sgouros – Once Upon a Time (Ross Geldart Remix) / Smart Phenomena Records
12. Joeski Mother – Africa / Maya Records
13. Samche – Karakorum / Inward Records