MATT SAWYER – CLOUD’S SONG EP
L’anno di Villahangar prosegue sul fronte release e dopo il Various Artists “Underwater” dell’anno precedente, l’EP “Bloom Togeher” di Diass e il brano “Tribalistars” di Knowhat, per l’estate 2021 pubblica un nuovo EP.
A firmarlo, uno dei suoi founder: l’italiano Matt Sawyer.
Un nuovo EP che va a rafforzare la lista dei suoi numerosi progetti del passato per etichette come Diynamic Music di Solomun e Dear Deer e dell’anno in corso pubblicati su MoBlack Records, BornToLive, Kinesen e Villahangar.
Suo è infatti il Remix “Tribalistars” di Knowhat, che è stato supportato da Black Coffee nel Keinemusik Radio Show e suonato da Brina Knauss su M2O nel programma DJMAG Session.
Tre le tracce che compongono il “Cloud’s Song EP” di impronta Melodic House, con una più progressiva: “Cloud’s Song”, “Sunset Journey” e “Behind the Sun”.
Il brano principale “Cloud’s Song”, che dà il nome all’EP, è un coinvolgente misto tra Melodic House e Progressive, decisamente da pista.
Con un drum ripetitivo, vede uno sviluppo melodico per poi chiudere con un giro di piano allungato, rendendolo molto psichedelico.
Dotato di un appeal che ha già convinto: ha già avuto supporto da un artista del calibro di Solomun, che lo ha suonato al Pacha a Ibiza.
La seconda traccia, “Sunset Journey”, è Organic House al 100%. Realizzata in collaborazione con l’amico di vecchia data dopo aver lavorato insieme alla serata Fidelio a Milano, batterista e percussionista di esperienza ventennale tra moda, spettacoli, eventi e progetti speciali in Italia e all’estero, Alex Donati.
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Matt, sull’idea principale di Alex, condividendo con lui l’eterna ricerca di un sound di qualità, ha revisionato la stesura dei suoni e le posizioni delle drum, dando origine ad un brano estivo e tropicale, dalle sonorità afro e sfumature etniche.
Una traccia nata molto prima, nell’estate 2019, che rimanda come un fil rouge ad un altro brano di Matt Sawyer sempre dello stesso periodo: “Tribe”, contenuto nell’ EP Various Artists “Four to the Floor 14” di Dynamic Music.
La terza, “Behind the Sun”, vede la collaborazione di brano con Manu EL, attivo da sempre nel mondo della notte. L’idea di base del brano è arricchita dal giro di piano costante, e reso più ripetitivo ma con una pausa più emozionale rispetto alle altre due tracce dell’EP.
A cosa è stato dovuto il tuo cambiamento di direzione da Mavee a Matt Sawyer nel 2015?
Il cambiamento è stato essenzialmente di crescita e maturazione, rispetto ai miei primi anni di attività. Ho deciso di cambiare vita, trasferendomi da un paesino a una città cosmopolita come Milano, uscendo dalla tendenza della musica anni ’80 e ’90, implementando anche la mia collezione musicale personale. Per questo mi è sembrato giusto cambiare nome, per dare visibilità e riconoscibilità alla mia nuova direzione.
Qual è il tuo approccio per il tipo di suono che ogni volta scegli?
L’idea di base è sostanzialmente dare spessore. Non penso ad un tipo di suono in particolare, ma cerco di trovare sonorità che possano arricchire un’idea di fondo, come ad esempio è stato per il remix di “Tribalistars”: ho cercato di renderlo più ricercato, non tanto focalizzandomi sul tipo di suono, ma dando molta importanza a quella che definisco l’’intenzione’ o lo scopo. Un brano può essere introspettivo, o più descrittivo: veicola insomma un sentimento. E’ in base a questo che procedo con il mio ragionamento sul brano e cosa voglio ottenere.
C’è una traccia del passato a cui sei particolarmente affezionato?
Direi “Spill The Tea”, traccia contenuta sul Semplify EP per l’etichetta BornToLive.
Ha avuto origine così, in una sera. Non l’ho modificata molto rispetto all’idea iniziale. L’ho lasciata così: è una delle più spensierate, rispetto ad altre più ragionate.
E’ più istintiva: nel crearla mi sono lasciato trasportare, senza pensare alla label dove poi sarebbe stata pubblicata, e così è rimasta.
Quale momento storico sta vivendo Villahangar?
La label da un annetto sta vivendo un momento di pieno sviluppo, grazie anche all’ingresso di Chris Leon per lo scouting.
Siamo cresciuti molto in credibilità, e avuto feedback e supporti importanti, come il Remix di “Tribalistars” di Knowhat suonato da Black Coffee nel Keinemusik Radio Show.
Diass, dopo il Various Artists di ottobre, ha pubblicato come preannunciato il suo primo EP con noi quest’anno e ha creato quello step successivo che stiamo vivendo: è stata una scelta di spessore, verso la pubblicazione di brani con una loro identità spiccata.
Il MusicInTheAir tra poco percorrerà una strada più sganciata dalla label: quest’ultima si concentrerà ancora di più sull’arricchirsi di nuovi nomi, mentre il Podcast diventerà un brand vero e proprio, con una identità tutta sua e un focus sempre più mirato sugli artisti.
Il prossimo EP, ad opera di Leo Guardo, tratterà un tema importante e avrà una grafica speciale realizzata da un artista a sottolinearne l’importanza.
Anche il mondo della musica scende in pista per mandare messaggi importanti.
Per noi è sempre più importante dare risalto all’artista e a ciò che vuole comunicare o trasmettere, sia dal punto di vista del divertimento ma anche riguardo a temi particolari, per stimolare il dibattito.
La musica, anche grazie ai social media, muove le nuove generazioni, che qui trovano anche i loro riferimenti. Le persone si informano tramite nuovi canali, ed è giusto premere i tasti giusti, anche per sensibilizzare su certi argomenti, in una comunicazione sempre in evoluzione.