#MusicInTheAir Podcast hosts this week : NINA SIMMONS

Al centro della produzione musicale elettronica di Nina Simmons, duo tutto italiano nato nel 2018, la Downtempo: fiera contaminazione di diversi stili musicali, dall’elettronica all’hip hop, dal jazz alla musica dub, con particolare attenzione alla musica etnica di tutti i continenti.

Un claim, “Suoni del mondo, Ritmi in battere” e due componenti:
Jacopo Albini, con i suoi strumenti a fiato, e Davide Vizio, che crea linee melodiche e produzioni elettroniche caratterizzate da momenti ambient e groove ipnotici e innumerevoli campionamenti.

Per entrambi, la solidissima passione per la musica: Jacopo ha conseguito due diplomi in clarinetto e saxofono jazz, e un diploma di perfezionamento in composizione jazz con cui ha concluso il suo percorso di studi al conservatorio di Torino nel 2014.

Davide Vizio, dopo il suo primo incontro con la musica con il vinile di sua madre a casa, con l’Art Ensemble of Chicago, Brian Eno e molti artisti blues e italiani, ha invece frequentato il Corso di Musica Elettronica del Conservatorio G.Verdi di Torino, iniziando a far parte e a collaborare al collettivo “Co.Me.T.”, formato da allievi ed ex allievi del corso di musica elettronica del Conservatorio Statale di Torino dal 2015.

Un percorso per Jacopo e Davide, costellato di esperienze: il primo ha studiato con musicisti jazz di fama mondiale e si è esibito in festival nazionali e internazionali suonando e registrando con grandi nomi del genere, mentre il secondo ha partecipato all’edizione 2017 del Varvara Festival a Torino presentando un li duo elettronico “A Karman Vortex Street” insieme a Luca Morino.

Molti inoltre, i progetti in cui sono coinvolti, oltre a quelli condivisi di Nina Simmons e Salgari Records, una nuova label-collettivo indipendente nata con l’intento di ibridare sonorità folkloriche a quelle elettroniche, e di condividere nuove sonorità musicali indipendenti e connesse globalmente fra loro, promuovendo allo stesso tempo progetti di cooperazione internazionale e solidarietà, su temi ambientali e di lotta con differenti comunità nel mondo. Jacopo, attivissimo a Torino, attualmente suona con altri due progetti musicali originali: Trio Monne e Traveling Minds.

Davide invece è co-fondatore e membro dell’associazione Collettivo-Orchestra Sperimentale “Pietra Tonale”, e molte le sue produzioni: ha prodotto per Estel Luz il mixtape “Rooms in Lo-fi” in esclusiva per Noisey Italia e l’album della solista “Queens” pubblicato a fine 2019, contenente samples consentiti ufficialmente dalla Sun Ra Arkestra, e dalla Blue Note per Marc Moulin.

Stampa e ha stampato su 33 e 45 giri, etichetta di strumentali hip hop per Pornofunk Oscuro Records, con collaborazioni oltreoceano.

Pubblica come autore indipendente su Sounzone (2017) musica per media e immagini e Soundreef Instore e ha all’attivo altre pubblicazioni su etichette internazionali della scena Worldbeat e Downtempo come Ohxala Records, Plurpura Records (“Transatlantico Salvadoreno” LP), Global Hybrid Records, Gatopardo.

Dal 2016, anche lui è attivissimo a Torino: organizza eventi, rassegne, workshop, oltre a presentare settimanalmente i propri liveset e djset. Da fine 2018 Organizza il format di serate notturne “Miscele” insieme a Patrick di Stefano.

Nina Simmons ha pubblicato su Gatopardo, Ohxala Records, Record ibridi globali, Record Plurpura ed è il primo progetto che ha fondato Salgari Records, inaugurandone il catalogo editoriale in vinile – worldwide sold out – e digitale.

Per Various Artists [#UNDERWATER], Nina Simmons ha creato una traccia di stampo molto etnico, energetica e da pista, nata, secondo Davide, al buio nel suo studio, immaginando ballerini arabi che ballano in piedi sui cavalli: la cultura araba ha una forte componente nel quartiere in cui vive, ed è per lui grande fonte di ispirazione.

Com’è nata questa traccia?

Il pezzo è nato al buio nel mio studio, nella mia stanza, immaginando ballerini arabi che ballano in piedi sui cavalli. ma non possiamo dirci tutto quello che ci passa per la testa in fase di creazione di un brano … diciamo che la cultura araba ha una forte componente nel quartiere in cui vivo, ed è impossibile non relazionarsi e lasciarsi ispirare. 

Quali sono le atmosfere, il tipo di suono e cosa hai cercato di trasmettere con questo brano?

Atmosfere mediorientali e feeling elettronico.

Cosa significa per te far parte di Villahangar e perché hai deciso di accettare l’invito di questa etichetta a collaborare?

Significa aprire la conoscenza e mettersi in gioco, così come la simpatia per i ragazzi che gestiscono l’etichetta.

The Various Artist è un progetto che riunisce diversi artisti. Cosa ne pensi? Come vivi uscire con altri artisti?

Penso che in questo momento più che mai sia importante creare una rete tra persone che condividono gli stessi obiettivi, cercando di rendere sostenibile la produzione e la diffusione della musica. Per questo, lavorare dal basso verso l’alto direttamente con gli artisti può cambiare le carte in tavola.

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Quando e come è stato il tuo primo incontro con la musica?

Il primo incontro con la musica è stato il vinile di mia madre a casa, Art Ensemble of Chicago, Brian Eno e molti artisti blues e italiani
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A quale genere ti associ e come definiresti il ​​tuo suono?

Direi cosmic downbeat.