#MusicInTheAir Podcast hosts this week :
AYALA (IT)
Per il Podcast #MusicInTheAir di questa settimana Villahangar dร il benvenuto ad un artista italiano: Ayala, che vive dove รจ nato e cresciuto: Trani, profondo Sud Italia.
Da sempre con una passione spinta per la musica: a quattro, otto anni, con cuffie, dischi, walkman, ereditando la passione da suo padre. Tra i suoi ricordi, la scatola in vinile di papร , le prime feste con gli amici, quella voglia di stare dietro ai giradischi. A 13 anni ha iniziato a mettere musica, e nello stesso periodo i primi grooves con un amico jazzista appassionato di musica โda balloโ. E non si รจ piรน fermato.
Poi sono arrivati i primi anni 2000 e le dolci estati del sud Italia, al suono della “musica nera”, sia sui deck che nel primissimo home studio. L’idea di fondere flussi hip-hop e drum machine con le classiche atmosfere jazz, latine e afrobeat ha reso i suoi set e produzioni un’interessante miscela di musica evergreen.
Teso verso una ricerca costante dell’equilibrio, che interpreta come una questione di rispetto delle radici con uno sguardo al futuro, Ayala si esprime tra synth e ottoni, chitarre e arpeggi, acustica e basso sintetico, in un viaggio attraverso le etnie di tutto il mondo:ย culture diverse nella musica sono l’ispirazione, in un immaginifico mondo parallelo e lontano. Un luogo di vibrazioni pacifiche, felicitร e musica, fonte primaria delle creazioni di Ayala, dove le atmosfere etniche incontrano il jazz, la discoteca e un puro ritmo 4/4.
Racconta Ayala: โSicuramente, nelle mie produzioni non possono mancare elementi acustici e strumenti folkloristici di diverse culture. Cerco di esplorare le tradizioni musicali di diversi popoli, di diverse zone del mondo. Mi piace pensare alla musica come elemento di sintesi e di connessione. Quando ho iniziato ero un โpivelloโ a cui piaceva la musica house, e di conseguenza tentavo di emulare i migliori nel genere. Nel tempo, si matura e si evolve verso una propria idea, un concetto completo da condividere. Lโimportante รจ capire che lโevoluzione del proprio suono non รจ mai completa e deve sempre cibarsi di nuove ideeโ.
Rifugge dalla definizione rigida di riferirsi ad un genere di riferimento in particolare. Spiega: โNon saprei definire un genere di riferimento. Mi piace ascoltare diversi stili, e in linea di massima artisti โnuoviโ e datati per cogliere le differenze nellโinterpretazione di uno stile; ad esempio, trovo interessante il confronto fra Caetano Veloso e Sessa, o fra Pino Daniele e i Nu Genea.
Invece, tra i suoi artisti di riferimento, dice: โDifficile indicarne alcuni, ma se devo scegliere dico Henrik Schwarz, Quantic e Red Axesโ.
Per i progetti per la tua attivitร musicale, Ayala racconta: โVorrei semplicemente continuare a fare la musica che mi piace, tutto il resto viene di conseguenza. Spero di essere apprezzato per lโamore semplice che ho verso questa forma dโarteโ.
Quale evoluzione sta vivendo secondo te la musica elettronica nel panorama internazionale? Quali sono secondo te le differenze con lโItalia?
A livello internazionale vedo un ritorno della โfelicitร โ; abbiamo attraversato un periodo musicalmente cupo, sonoritร tristi, il tutto acuito dalla pandemia. Stanno tornando i cantati, cโรจ voglia di divertimento sano e di belle sensazioni. LโItalia tende ad arrivare sempre dopo, sia nel mainstream che nellโunderground..per cui non mi aspetto grandi cose nellโimmediato. Tuttavia, ci sono realtร indipendenti che sono assolutamente innovative e interessanti.
Parlando di release, quali sono stati i tuoi progetti passati/piรน recenti, quali sono quelli attuali e ne hai in cantiere per il futuro?
Eโ appena uscito un EP su Sol Selectas, โSacredโ, che ci sta dando tante soddisfazioni. Ho avviato una collaborazione con Abrao che vedrร presto i suoi frutti su Orianna, Rebirth e Buttress. Con Orianna, in particolare, il progetto รจ a medio termine e piรน ampio. In generale, mi piace continuare a collaborare con queste etichette, con le quali ormai cโรจ un rapporto consolidato e piacevole. Di qualitร . A breve uscirร su vinile un EP su Batov Records, di cui sono particolarmente felice in quanto รจ un esperimento che abbraccia il funk, lโafrobeat e il jazz piรน puro.
Cโรจ qualche etichetta dove hai pubblicato a cui sei particolarmente legato o di cui ci vuoi parlare?
Sol Selectas, MoBlack e Orianna mi hanno dato fiducia da subito e sono nel mio cuore. Non sono certo io a dover parlare per loro, considerata la fama di cui godono e i grandissimi nomi che le dirigono. Sono solo davvero grato per la loro stima.
E cโรจ qualche tuo lavoro a cui sei particolarmente affezionato?
โJourneyโ su MoBlack e โSpectreโ su Sol Selectas sono brani che mi hanno dato tanto e che spesso riascolto.
Cosa puoi raccontarci della tua esperienza con la super gettonata etichetta Sol Selectas?
Direi che รจ stata una cosa molto semplice..ho mandato una demo attraverso la loro email dedicata; era โSpectreโ. Eโ piaciuta a Sabo e da allora abbiamo iniziato a parlare e collaborare in maniera costante. Eโ un onore per me, sicuramente faremo tanto altro insieme.
E di Orianna (Sony Music)ย dellโA&R Director Hector Romero? Come vi siete conosciuti e come avete iniziato a collaborare?
Hector รจ un fratello, ma davvero. Ci conosciamo da piรน di dieci anni e siamo amici al di fuori della musica. Lโho conosciuto in occasione di un suo dj set nel club in cui ero resident in quel periodo; in quellโoccasione gli ho passato un po’ di demo, e da allora abbiamo fatto tante cose; mi ha sempre aiutato. Remixare insieme i Web Web su Compost รจ stato fantastico. Da quando รจ partita lโavventura di Orianna, abbiamo parlato di fare qualcosa ed infatti โCumbiancaโ รจ stata fra le prime release. Ora abbiamo tanto in cantiere, cose davvero belle. In generale, credo sia difficile conoscere esseri umani migliori, e non sono lโunico a pensarlo.
Viste le difficoltร della pandemia dellโanno trascorso, come affronti tu la questione e in che direzione deve muoversi secondo te il mondo musicale per ovviare allโimpossibilitร degli eventi dal vivo? Comโรจ la situazione dove vivi?
Credo sia arrivato il tempo di programmare la normalitร , considerati i dati relativi alla pandemia. Non siamo qui per parlare di questo, ma dai numeri non si sfugge, per cui spero davvero che la campagna vaccinale prosegua in sicurezza e nel rispetto di tutti. Qui il sentore generale รจ questo. La mia opinione รจ che la voglia di socialitร reale, non virtuale, di ognuno di noi puรฒ essere la base su cui mettere su dei discorsi musicali di qualitร , progetti che mirano a diffondere cultura musicale oltre le cose sentite e risentite migliaia di volte e che vanno avanti per motivi esclusivamente extramusicali.
#TRACKLIST
01. Marlui Miranda – Tchori Tchori (Joutro Mundo Remix) / Selva Discos
02. Mano Negra – Sueno De Solentiname (feat. Made In TLV) (Rampa Version) / Keinemusik
03. Emmanuel Jal & Nyaruach – Ti Chuong (Musumeci Body & Soul Remix) / MoBlack
04. Giorgio Lopez – 50cc Getaway (Prins Thomas Diskomiks) / Internasjonal
05. Franck Roger – I Wanna Say / FR Productions
06. Red Axes – Professor Grasstov / Phantasy Sound
07. Man Power, The Backwoods – Le Clerc (The Backwoods Remix) / Not An Animal
08. First Choice, Dam Swindle – Let No Man Put Asunder (Dam Swindle Remix) / Salsoul
09. Da Lata feat. Diabel Cissokho – This Is Not Your Job (Da Lata House Mix) / Papa
10. Mateo & Matos – Release The Rhythm (Sam Dexter Extended Remix) / Glasgow Underground
11. Station 10 – Clouds (Jerome Sydenham Special Edit) / Ibadan